PokemonGo. E’ la mania del momento. Un’applicazione con la realtà aumentata che ti consente di cercare i piccoli mostriciattoli in giro per il mondo. Qualche giorno fa a Central Park a New York è stato avvistato un Pokemon raro. Le frotte di persone armate di cellulare hanno invaso il parco cercando di catturarlo. Ma la stessa sceneggiatura sta avvenendo per i musei, i pub, addirittura per le zone militari. Insomma la Pokemon mania dilaga.

Sembra un po’ stupido rincorrere questi piccoli mostriciattoli ma quasi per curiosità sono in tanti ad aver scaricato l’applicazione che di divertente, a mio avviso, non ha nulla. Tuttavia “De gustibus non disputandum est” e quindi ognuno fa quel che gli pare se non fosse che la situazione stia degenerando. Ci sono casi di incidenti mentre alla guida c’era un pokestupido che cercava un esserino che era in autostrada, addirittura qualcuno ha pure oltrepassato una yellow line militare. Insomma più che amanti del videogames, stanno nascendo degli imbecilli del cellulare che mettono a repentaglio la sicurezza propria e degli altri. A New York un allenatore di Pokemon, una sorta di coach della scemenza, ha cercato un pokemon nei pressi di un laghetto di notte. Il Pokemon acquatico era appetibile. Per carità. Se non fosse che questo tipo è caduto in acqua ed ha rischiato di annegare. Ma pare che la delusione non fosse tanto per il cellulare andato in tilt e per il bagnetto ma quanto per il Pokemon acquatico sfuggito.

Ed in tutto questo caos che si sta creando, sono tanti gli appelli al PokeStop, anche in autostrada. Sta diventando un caso globale, una questione di sicurezza e sono nati già i primi cartelli di divieto di caccia per Pokemon. Eh si, avete letto bene.

E mentre la sicurezza è in fase discendete, chi è in grande ascesa è la Nintendo che grazie alla famosa applicazione sta vedendo le proprie azioni crescere in borsa. Mica Scemi.