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Parabola Zen: Il monaco e l’illusione della paura

Zenlife. Come di consueto sulle pagine web di zeneconomy, riproponiamo una parabola zen per parlare di un argomento preciso. La scelta è ricaduta sulla paura. Quanti di noi hanno paura? Quanti non riescono a capire la fonte delle proprie paure? Incubi notturni, spasmi mentre si è soli, ricordi lontani che ci mettono ansia. Tutto questo rientra nel novero dei possibili effetti della paura. Nel nostro inconscio non riusciamo a trovarne la causa. Spesso è più vicina di quanto si possa pensare. La prossima storia ci aiuterà a comprendere meglio la paura ed a gestirla.

Il monaco e l’illusione della paura

Nella Cina Imperiale, in un piccolo monastero di provincia, si era soliti meditare al calar del sole. In questo centro buddista viveva un monaco che, ogni volta che meditava, un lupo inferocito gli faceva visita. Il lupo lo inseguiva ma era solo una visione. Ogni volta che ciò accadeva, la sua meditazione subiva una brusca frenata. Nei mesi seguenti, tale visione lo portò a non dormire. Anche di notte infatti il lupo tornava a fargli visita. Ogni volta che i suoi occhi si chiudevano, il lupa iniziava ad assalirlo. Qualcosa di davvero reale ai sensi.

Stremato, un giorno si rivolse al suo gran maestro per chiedergli un consiglio. “Maestro, ho bisogno del vostro aiuto”, disse il monaco. “Un lupo mi insegue appena chiudo gli occhi. Da mesi non medito, non dormo, sono stremato. Cosa posso fare?”.

Il maestro, capii il motivo delle sue paure e disse: “Tieni.Questo è un pennarello. Lo devi usare ogni qualvolta vedi il lupo. Disegna sulsuo corpo una croce e vedrai che andrà via e non tornerà più”.

La scoperta

Il monaco, quasi titubante, prese il pennarello ed andò via. Nella sua mente volavano i pensieri. Aveva paura di chiudere gli occhi, figuriamoci di disegnare una “x” sul corpo del lupo.

Tuttavia,il maestro era molto stimato e quindi accettò di buon grado il consiglio. Iniziò a meditare col pennarello in mano. Subito il lupo apparve ma lui, quando il lupo gli saltò addosso, disegno una croce sul suo petto. Il lupo scomparve!

La gioia fu immensa. Il monaco correndo andò dal suo maestro. Appena al suo cospetto, gli disse: “Gran Maestro, grazie. Il lupo è scomparso. Ma illuminatemi. Perché è scomparso?”

Il gran maestro, con un sorriso, gli disse: “Hai visto il tuo petto?”. Il monaco guardò il suo petto, ed incredulo fece una scoperta che lo sconvolse. Sul suo petto c’era la stessa croce, che pochi secondi prima, aveva fatto sul corpo del lupo.

La sua paura era solo frutto di pensieri e non di realtà concrete.

Cosa ci insegna la parabola

A volte siamo noi stessi ad ingrandire i nostri problemi. La paura è frutto della nostra psiche. Tutto ciò ci porta a sbagliare e d’ingrandire le situazioni. Il Gran maestro ci invita a vivere liberamente e anche se si ha paura, bisogna andare avanti. Saremo noi stessi a superare le paure.

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