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Storia Zen: il cieco e la voglia di primavera!

Storia Zen. Per terminare questa settimana, proponiamo una storia che solitamente si ascolta nei corsi di management. Al di là della tipologia di messaggio, in questa storia si vuole evidenziare la forza delle parole. Spesso durante le nostre giornate, ci imbattiamo in incomprensioni, litigi o delusioni. Altrettanto spesso ci accorgiamo che ci si trova in quella condizione per come le frasi vengono dette e soprattutto interpretato. Sapersi esprimere, saper dire quello che si pensa è importante. Vi proponiamo una storia che vi aiuterà a riflettere sulla forza delle parole.

La storia del cieco e dell’elemosina

Un giorno, un cieco  era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:  «Sono cieco, aiutatemi per favore»

Un esperto di comunicazione, fu attratto da questa situazione. Guardò il cappello e notò che vi erano solo alcuni centesimi. Oltre a versare una moneta, prese la scritta, la strappo e con un cartone ne fece un’altra.

Poco dopo, quando era quasi arrivata la sera, l’uomo ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.

L’uomo rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo”.

Compiaciuto, salutò l’uomo e andò via. Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:  «Oggi è primavera e io non posso vederla».

Cosa ci lascia questa storia? Se qualcosa non va bene, basta cambiare la propria strategia e le cose miglioreranno.

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Writer, Finance, Creative.

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